Intervista a Paolo Conte da Il Venerdì-La Repubblica 17 Ottobre 2014
Intervista a Paolo Conte su Il VENERDI' di La Repubblica 17 Ottobre 2014
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Mi racconta Azzurro? Era un’altra Italia? Oggi la scriverebbe diversa?
….Azzurro è nata in due tempi: la musica prima, che mi tenevo nel cassetto da un paio d’anni.
Poi il testo è venuto di getto, in una notte di marzo, fredda con la pioggia, pensando all’estate.
Il suo successo, è dovuto secondo me a tre fattori. Il primo è che è molto orecchiabile e facile, ha qualcosa di antico, con immagini che appartengono alla vita di tutti. La solitudine , la nostalgia, la lunghezza di certi pomeriggi. Il secondo è che ha un tempo di marcia e quindi nel subconscio favorisce un gruppo, uno stare insieme, un’appartenenza solidale.
La terza è che l’ha cantata Celentano che è un grandissimo perché senti che la sua è una voce che appartiene al popolo, una voce che cerca la verità, senza diaframmi.
Oggi non cambierei una virgola. In effetti è una canzone nazionale, anche se oggi l’idea di Italia unita è messa in discussione ….